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"Il titolo dell'opera, Lebeg, implica un viatico romantico, simbolico ed evocativo: il nome di un vento che trasporti questi componimenti in fuga, verso altri territori, altre culture, lettori, autori. All'interno di Lebeg (è la parola araba che dà il nome al vento di Libeccio, che dalla Libia spira verso l'isola di Zante, terra cara a Ugo Foscolo. Conosciuto per molto bene per il calore che porta con sé nella stagione estiva) si susseguono, in ordine alfabetico: Dimka, Bianchini Andrea, Pisinicca Eliseo, Piazza Nunzia Denise, Ciaroni Sonia, Bugiani Araldo.